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  • Immagine del redattoreRachele Bindi

Segna-Libri: “L'annusatrice di libri”


Desy Icardi "L'annusatrice di libri"

Qualche mese fa è partito il mio Laboratorio di Libroterapia Online Libri su Libri, in cui il gruppo di lettori si immerge mensilmente in romanzi che abbiano come filo rosso che li lega l’essere “libri che parlano di libri”.

Come potete immaginare, la bibliografia su questa particolare tematica è immensa ed infatti mi sto divertendo molto a scegliere le letture per il gruppo. Ogni mese mi impegno ad assegnare romanzi che ci aiutino a guardare la questione “passione per la lettura” da un punto di vista differente e tra i libri scelti ho inserito questo romanzo di Desy Icardi.


Come spesso mi accade, ho comperato il libro poco dopo la sua uscita ma l’ho messo nella pila dei “da leggere” e lì l’ho lasciato per diversi mesi. Quando finalmente l’ho letto, ne sono rimasta folgorata.

Le vicende sono ambientate a Torino, in due epoche differenti che sono legate alle due trame che si intrecciano, e le descrizioni sono così suggestive che ho avuto subito l’impressione di passeggiare per la città ora negli anni del fascino insieme ad Amalia, ed ora una generazione dopo, con Adelina.


Il romanzo è veramente molto ricco, lo si potrebbe utilizzare per parlare di molti argomenti diversi tra loro (dalla questione della posizione sociale della donna in Italia nell’evoluzione storica al pregiudizio nei confronti degli spettacoli di cabaret, dal perseguire i propri sogni al tentativo di evolversi dalle proprie condizioni familiari, alla posizione della Chiesa nella formazione delle giovinette ai primi esempi di stage in sartoria…), io nella prima lettura mi sono goduta la trama nella sua globalità per poi andare, in seconda lettura, a concentrarmi sulla tematica riguardante la lettura.


Amalia non sa leggere. Lo considera un “passatempo da signora” e lei, che in fondo signora non si sente, lo snobba, etichettandolo come perdita di tempo, inutile trastullo…fino a quando non è proprio un romanzo, Bel-ami di Maupassant ad aprirle gli occhi sulla sua situazione quotidiana.


Adelina è un prodigio, non sa leggere con gli occhi ma legge con l’olfatto (è lei a dare il titolo al romanzo) e ci porta nelle sensazioni legate alla lettura, nell’aspetto passionale, nell’irrazionale rapimento che il lettore appassionato esperisce.


Due personaggi affascinanti che si alternano nella trama, ricchissima di citazioni letterarie (devo dire gustose e per niente scontate!). Io mi sono affezionata tantissimo all’avvocato Ferro, un anziano signore che vediamo descritto per lo più in tenuta da notte e che sappiamo vivere rintanato nella sua camera, avendo scelto, sopra ogni cosa, di poter dedicare tempo alla lettura dei suoi amati libri. Ferro mi ricorda un Don Chisciotte moderno, che nel romanzo si muove per salvare a modo suo la sua Dulcinea.


Un romanzo da leggere se siete lettori forti e da leggere, soprattutto, se proprio non riuscite a capire perché alcune persone amino così tanto passare del tempo leggendo.


Questo post doveva uscire nei prossimi giorni, ma ho pensato di anticipare visto che oggi Fazi ha messo in regalo su tutti gli store online il racconto "Il fantasma del lettore passato" di Desy Icardi in versione ebook, che corro a leggere subito!



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