Sara Di Crescenzio
Dentro la lettura: “L'istinto di narrare”

Jonathan Gottschall "L'istinto di narrare"
L’amore per la lettura, il nostro bisogno di storie e la nostra necessità di narrare hanno radici profonde e sono molti gli studiosi che si sono occupati ed ancora si occupano dell’argomento senza necessariamente aver raggiunto una visione condivisa o la spiegazione perfetta.
Mi piace pensare che sia anche merito della lettura se ci troviamo di fronte ad una flessibilità di pensiero che c’impedisce di stabilire una versione univoca dei fatti e ci consente di abbracciare le storie con una certa libertà.
Un po’ per dovere di cronaca ed un po’ in nome del senso di libertà, ho deciso di contribuire al portale dedicato alla libroterapia con degli approfondimenti sui benefici della lettura e sul ruolo delle narrazioni e lo farò, semplicemente, raccontandovi un saggio al mese.
Inizio con L’istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani di Jonathan Gottschall, uscito in Italia nel 2012 per Bollati Boringhieri.
Vi confesso di aver deciso di leggere questo libro per la semplice giustapposizione dei concetti di istintualità (legato al mondo animale, e infatti il titolo originale è proprio The Storytelling Animal) ed umanità contenuti nel titolo e nel sottotitolo e, per restare nella metafora, la mia scelta d’istinto è stata ampiamente ripagata dai contenuti.
In questo saggio Gottschall ci guida in un viaggio alla scoperta delle narrazioni trattate dal punto di vista della biologia, delle neuroscienze e della psicologia e lo fa partendo con il racconto di un episodio molto personale. Nella prefazione, infatti, ci troviamo di fronte ad un Gottschall in lacrime per una canzone country, genere musicale che dice di disprezzare profondamente, e poche pagine dopo ecco che l’autore ci svela la domanda fondamentale che sta dietro alle sue ricerche: perché gli esseri umani sono diventati animali che raccontano storie e senza di esse non possono vivere?
Per rispondere a questa domanda così complessa ed articolata, Gottschall passa in rassegna diversi studi sottolineando la molteplicità dei punti di vista e delle evidenze scientifiche per poi soffermarsi sul potere delle storie che ci permettono, da secoli, di fare esperienza vicaria delle situazioni più importanti della vita sociale umana.
Ma è possibile che questo valga anche per una società perennemente alla ricerca di novità? Gottschall ci risponde così:
“La prossima volta che sentite un critico dire che il romanzo sta morendo per obsolescenza, limitatevi a sbadigliare. Non andiamo nei mondi immaginari perché siamo alla ricerca di novità eclatanti, ma perché vogliamo il vecchio conforto della grammatica narrativa universale”.
Questo libro è perfetto per voi se:
Vi piacciono i libri che stimolano le domande
Non avete paura di allungare a dismisura la vostra reading list (la bibliografia è incredibilmente vasta)
Vi piacciono le citazioni letterarie (ogni capitolo inizia con una citazione ad hoc tratta da romanzi diversi)
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