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  • Immagine del redattoreBarbara Venturini

Leggere con il corpo


Leggere sembrerebbe apparentemente non coinvolgere direttamente il nostro corpo e potrebbe essere pertanto superficialmente catalogata come attività esclusivamente di tipo mentale. In realtà le recenti ricerche scientifiche nel campo delle neuroscienze dimostrano come la lettura, soprattutto di tipo narrativo, contribuisca a favorire il benessere fisico, emozionale e relazionale delle persone.

Del resto il termine stesso com-prendere è di per sè una metafora tattile, che ci rimanda a come l'esperienza diretta sia necessaria per imparare: deriva dal latino cum e prehendere "un contenere che è includere, un capire che è afferrare". Tale radice etimologica sottolinea come la comprensione profonda avvenga attraverso l'intelletto, il cuore, il contatto. Da alcuni studi compiuti da docenti della Emory University di Atlanta si è scoperto come sia possibile "sentire sulla pelle " quello che leggiamo: il nostro cervello per poter comprendere pienamente il senso di alcune frasi, ad esempio metafore tattili del tipo"La notizia della bocciatura fu come una doccia gelida", ce lo fa sperimentare come se ci stesse accadendo realmente in prima persona (attivando l'area della corteccia cerebrale coinvolta nelle risposte sensoriali).

In una di queste ricerche i partecipanti coinvolti dovevano leggere almeno 30 pagine di un romanzo scelto a caso per diversi giorni, la mattina seguente venivano sottoposti a RSM in uno stato di riposo. Questo studio ha dimostrato come la lettura aumenti la connettività all'interno del cervello non solo delle aree legate alla comprensione del linguaggio ma anche di quelle legate alla sensazione e al movimento, in altre parole è come se la lettura di un romanzo permetta al lettore di proiettarsi nel corpo dei protagonisti "mettendosi" letteralmente nei panni dell'altro.

La miglior competenza sociale dei lettori di narrativa sarebbe quindi sviluppata da una maggior empatia facilitata anche dall'esperienza sensoriale corporea vissuta direttamente: mentre leggiamo in un libro il racconto di un personaggio che nuota si attivano nel nostro cervello gli stessi neuroni come fossimo noi ad eseguire quella stessa azione. Questo significa che l'esperienza di immedesimarsi nelle storie dei personaggi non dipende unicamente dall'abilità narrativa dello scrittore ma anche da ciò che avviene a livello biologico.

Da altri studi compiuti dal neuropsicologo David Lewis è possibile avere una conferma empirica di ciò che da sempre tutti sappiamo circa il potere distensivo di un "buon" libro, infatti dopo una mezzora di lettura il la tensione muscolare dei soggetti interessati nella ricerca erano diminuiti del 68%.

Che effeti si hanno a breve e a lungo termine dopo la lettura di libri significativi? L'Università della Virginia li ha analizzati e così sintetizzati: dopo 10 minuti è presente una stimolazione sensoriale a livello di tatto, vista e olfatto, un lieve disorientamento e un aumento dell'attività cerebrale; dopo 30 minuti il lettore viene trasportato letteralmente all'interno della storia; dopo un'ora l'immersione è totale, ci si allontana dal mondo reale e si entra in una connessione psicofisica profonda con la vicenda narrata, dopo più di un'ora il lettore è così immedisimato nella storia che si puo dimenticare anche di mangiare o dormire. Dopo giorni, settimane, mesi il libro è finito con possibili sentimenti di tristezza o nostalgia, questo può portare a voler rileggere lo stesso testo per provare di nuovo il sentimento che si è provato la prima volta. Dopo anni gli "apprendimenti" del libro sono ancora presenti e fanno parte attivamente della vita del lettore. Lavoro da molto tempo nell'ambito della disabilità adulta e posso con certezza confermare come la lettura di un romanzo permetta in alcuni casi di provare esperienze " impossibili "da vivere direttamente a causa ad esempio di una grave compromissione fisica, ampliando il bagaglio emotivo di chi abbia il desiderio di farlo. Lo sviluppo della tecnologia ha favorito negli ultimi anni la diffusione di diversi progetti volti a favorire la lettura di persone diversamente abili come ad esempio la vetrina LIA che mette a disposizione un catalogo di oltre 15 mila e-book accessibili a non vedenti e ipovedenti; per le persone con dislessia possono essere utili gli Audiolibri, o testi pensati appositamente per essere "altamente leggibili" stampati con l'uso di un caratere topografico capace di ridurre al minimo le incertezze (casa editrice biancoenero); inoltre per chi non ha possibilità di leggere direttamente ci sono realtà come la LaAV (una rete di circoli a livello Nazionale) che mette a disposizione volontari formati per leggere ad alta voce in contesti di gruppo di diverso genere.

"La lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno"

(F.D. Croisset).

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