Redazione
Le mille e uno ragioni che ci avvicinano alla lettura…

Il mondo dei libri…Uno spettacolo a portata di mano, un mondo “altro” a cui accedere, un modo unico per tuffarsi in luoghi lontani, raggiungere persone sconosciute, calpestare terreni dell’anima inesplorati…Ecco, la lettura ci consente di immergerci nel “nuovo” o in quello che già conosciamo ma per cui non troviamo parole e, allora, ci accorgiamo di come il nostro sentire, la nostra storia possa essere anche la storia di altri. I libri confortano, incuriosiscono, aprono interrogativi, forniscono risposte, fanno sentire meno soli, impongono e propongono realtà indicibili, illuminano le nostre vite e ci rendono liberi di avere pensieri nuovi e diversi. L’elenco potrebbe continuare quasi all’infinito, ma la chiave più importante per scoprire perché leggiamo e perché leggiamo alcune cose piuttosto che altre è di interesse cruciale in ogni percorso di libroterapia in quanto ci permette di porre in luce aspetti importanti della nostra identità. L’aumento del benessere psicologico percepito passa infatti proprio attraverso l’aumento della consapevolezza di sé. Ecco quindi che chi predilige il fantasy, chi il romanzo d’amore, chi i gialli, chi le storie in cui i protagonisti affrontano problematiche dei nostri giorni…A partire da queste predilezioni diventa utile porsi questa domanda: “che effetto ti fa leggere proprio questo genere di storie? Che emozioni ti suscita, se te ne suscita?” Il senso, infatti, non è tanto capire il “perché” di queste scelte quanto il “come” queste scelte abbiano a che fare con noi e “cosa” ci permettono di sperimentare. Arriviamo in questo modo al nostro sentire più profondo, a scoprire un pezzo della nostra storia passando attraverso la lettura della storia degli altri. L’immaginario che si attiva attraverso la lettura ha a che fare, infatti, con la realtà di ognuno di noi, una realtà corporea che appunto si nutre delle storie lette. E’ Infatti tutto il corpo a partecipare del processo immaginativo che si attiva con la lettura e a farne piena esperienza. Realtà e immaginazione sono infatti strettamente interconnesse: corporee e appunto reali sono le emozioni e i vissuti che si attivano durante la lettura e che, inevitabilmente, cambiano il nostro “stato di quiete”, mettono in moto qualcosa di nuovo…sarà quindi interessante chiedersi “quanto queste emozioni e vissuti fanno parte della mia vita? Quanto mi concedo questo sentire? Quanto il libro diventa uno strumento utile per farmi accedere a una parte di me poco esplorata o che comunque sono abituato a trattenere?” E’ proprio l’iniziare a dare risposte a questi interrogativi prerogativa di un percorso libroterapico il cui fine precipuo sarà appunto la possibilità di sperimentare se stessi in modo nuovo e ampliare la conoscenza di sé.