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Segna-Libri: “I giorni dell'abbandono”

Elena Ferrante "I giorni dell'abbandono" Edizioni E/O
Quindici anni di matrimonio, due figli, una relazione coniugale nella “norma”, nessun segno apparente di crisi: Olga si aspetta di tutto tranne essere lasciata dal marito, ma proprio questo accade. Olga passa dalla ragionevolezza alla rabbia, dalla confusione all’attivismo frenetico, dalla bellezza del corpo curato al corpo sofferente e ferito: l’abbandono, male evidente, porta alla luce un male segreto con cui Olga è costretta a confrontarsi; esso apre in lei una voragine che la riporta all’infanzia, alle origini della sua inadeguatezza, al suo rapporto con sua madre, alle storie di altre donne “in frantumi”, una delle quali, “la poverella”, aveva perso tutto, anche il nome. Così Olga precipita, giorno dopo giorno, in un “vuoto di senso” in cui rischia di perdersi, in cui tutto ciò che credeva di conoscere si confonde, diventa altro – la casa, i riti familiari, i figli, il marito, persino se stessa – una caduta rovinosa e incalzante che sembra avere una fine già scritta, simile a quella di Anna Karenina, nel romanzo che Olga ama. Ad un certo punto, però, succede qualcosa: Olga comprende che ciò che è estraneo può anche essere familiare, che le voci che la tormentano possono anche salvarla, che è per lei necessario “reimparare la vita senza la sicurezza di saperlo fare”: le ombre, in se stessa e negli altri, possono conciliarsi con le luci e nessuno può portarle via ciò che più autenticamente le appartiene.