Gianrico Carofiglio “Passeggeri Notturni” Einaudi 2016
E’ una raccolta di trenta scritti, di tre pagine ciascuno, di cui fanno parte racconti, aneddoti, brevi saggi. L’autore si ferma ad ascoltare e talvolta ad annotare le conversazioni dei personaggi che osserva, in una pratica che può ricordare quella del terapeuta che si annota qualche parola del paziente nella sua pratica clinica: il linguaggio, cioè la modalità con la quale ci raccontiamo la realtà, dice molto di chi siamo e delle nostre relazioni. Per l’autore le parole sono “atti”, “creano la realtà, fanno – e disfano –le cose”. Alcuni racconti ci stupiscono per le soluzioni nuove e creative dei personaggi, altri ci confermano in alcune nostre convinzioni senza mai, tuttavia, essere banali: chi legge (e rilegge) con attenzione scoprirà elementi nuovi anche nel conosciuto, secondo le note parole di Eraclito: “Nessun uomo può bagnarsi per due volte nello stesso fiume, perché né l’uomo né le acque del fiume sono le stesse”.