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  • Rachele Bindi

Gli ambiti della libroterapia


La Libroterapia sembra una tecnica molto recente, in realtà è recente solo il nome, ma la sua storia è molto lunga.

Dal 1900 la Libroterapia è stata impiegata a più livelli in quasi tutte le professioni di aiuto, in ogni fascia di età e in popolazioni diverse. La letteratura mostra che la si utilizza nelle scuole(Gladding & Gladding, 1991; Kramer e Smith, 1998), in ambito di assistenza sociale (Pardeck & Pardeck, 1998a), nella salute mentale e in psicologia (Farkas & Yorker, 1993), nelle carceri e nelle biblioteche (Bernstein & Rudman, 1989).

Le problematiche cui la Libroterapia è stata maggiormente associata sono l’aggressività (Shechtman, 1999, 2000), le questioni legate ad adozione/affidamento (Pardeck, 1993; Sharkey, 1998), la consapevolezza della diversità (Pardeck & Pardeck, 1998a; Tway, 1989), la morte e il lutto (Meyer, 1994; Todahl, Smith, Barnes, e Pereira, 1998), la dipendenza dalle sostanze chimiche (Pardeck, 1991), il divorzio (Kramer e Smith, 1998; Meyer, 1991), il disturbo ossessivo-compulsivo (Fritzler, Hecker, e Losee, 1997), la risoluzione dei conflitti (Hodges, 1995), gli abusi sui minori (Jasmine-DeVias, 1995; Pardeck, 1990), gli incubi (Barclay & Whittington, 1992), l’identità etnica (Holman, 1996), la depressione (Ackerson, Scogin, McKendree-Smith, e Lyman, 1998), la separazione e la perdita (Bernstein & Rudman, 1989), la violenza in famiglia (Butterworth & Fulmer, 1991), le questioni legate ai senza fissa dimora (Farkas & Yorker, 1993), i comportamenti autodistruttivi (Evans et al., 1999).

Tra i benefici riportati nei vari studi si annoverano l’aumentata auto-consapevolezza (DeFrances, 1982, citato in Afolayan, 1992, p.146), il chiarimento dei valori emergenti e lo sviluppo della propria identità culturale (Holman, 1996; Tway, 1989).

I partecipanti a gruppi di Libroterapia possono anche venire ad avere una maggiore comprensione empatica degli altri (Adler & Foster, 1997; Pardeck & Pardeck, 1998a) e un apprezzamento maggiore di culture diverse, punti di vista ed esperienze vissute (Bernstein & Rudman, 1989), la riduzione di emozioni negative, stress, ansia e solitudine.

Lentamente la Libroterapia inizia ad affacciarsi all’ambito più generale del benessere; i percorsi libro terapici vengono utilizzati anche da chi non ha alcuna problematica specifica e vuole semplicemente ampliare le proprie riflessioni, condividere considerazioni profonde con altre persone e espandere la propria consapevolezza.

Recentemente si propongono percorsi per due ambiti completamente diversi tra loro: da una parte i gruppi per i manager e dall’altra quelli per i futuri genitori, che possono essere utilmente affiancati ai corsi preparto.

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